Durante l’esposizione internazionale canina “Liguria Dog Show” svoltasi a Genova dal 20 al 22 maggio 2016, Settimolink ha incontrato tanti allevatori ed esponenti del mondo cinofilo: addestratori, centri cinofili, giudici, commissari di ring, dog handler……
Si gareggia per vincere, naturalmente, e per dare visibilità agli allevamenti cinofili, nella ricerca di una crescita comune volta al miglioramento della razza e dell’allevamento stesso.
Per vincere bisogna essere belli, rispettare le caratteristiche fisiche della razza, saper restare in posizione, e naturalmente avere una buona andatura. Lo sa bene Emanuele Barbieri (ebfoto), fotografo professionista, specializzato in fotografie di animali, in expo, in allevamento, e con servizi personalizzati per privati.
Lo incontro per caso in mezzo a 3000 cani…. lo scenario è uguale a quello dei ben più rinomati set fotografici di moda: piccolo podio, sfondo di un colore che premette all’animale di “uscire”, luci, treppiedi, flash…
Tutti fotografiamo il nostro cane più e più volte, ma raramente riusciamo ad ottenere immagini veramente belle……. allora mi viene spontaneo chiedere ad Emanuele: quali sono i segreti e gli accorgimenti per fotografare un quattrozampe?
Ecco 7 piccoli segreti che ci aiuteranno ad ottenere il meglio dai nostri scatti!
1) Emanuele… come si fa a far sorridere un cane?
Far sorridere un cane non è semplice, è più facile quando si realizzano gli scatti del soggetto in libertà, nel suo ambiente, dove è rilassato e assume naturalmente espressioni felici. Se invece lo si vuol far sorridere durante una sessione fotografica, bisogna utilizzare qualche piccolo accorgimento: giochi, versi e piccoli movimenti che servono a catturare l’attenzione del cane.
2) Luce naturale o flash?
Dipende. Se vuoi esaltare ogni particolare del soggetto e soprattutto il pelo (parliamo in particolare di animali con pelo medio e lungo) bisogna assolutamente fotografare con luce flash soprattutto in studio, oppure si può optare per il modo “indiretto” per non spaventare e disorientare il soggetto; il flash diretto, infatti, puntato direttamente sull’animale rischia di dare troppa luce o, peggio ancora, infastidire il cane, spaventandolo. Meglio quindi il flash con un diffusore oppure parzialmente girato. Se ci si affida alla luce naturale, invece, è consigliabile fare molta attenzione alla posizione e di conseguenza alle ombre.
3) Qual’è la giusta prospettiva?
La prospettiva di ripresa ideale è il 3/4 frontale in modo da poter avere un’insieme del soggetto, ma anche la parallela può andare bene per esaltarne i lineamenti. Fotografando il cane in parallelo si ha una ripresa apparentemente piatta ma che permette la perfetta visione dei lineamenti della testa/schiena/angolatura arti. Il movimento in corsa dell’animale, invece, è suddiviso in tre tempi: allungo, estensione e raccolta.
4) Qual’è lo sfondo giusto per far risaltare al massimo il soggetto?
Lo sfondo ideale dovrebbe essere neutro ed opposto al colore dell’animale, in modo che si crei contrasto con il colore del pelo e le sue naturali sfumature. Qui a Genova, però, ho introdotto una novità: partendo dal presupposto di voler esaltare la bellezza del soggetto, dietro al quale c’è un duro lavoro dell’allevatore, ho puntato sull’eleganza e la raffinatezza che l’arte fotografica richiede: ho scelto il tono su tono, cioè sfondo nero anche sul cane dal manto scuro…un azzardo….ma i risultati sono stati ottimi.
5) Le foto si fanno ai cani da soli o con i loro allevatori?
Se il cane è dressato, quindi abituato stare in free (posa senza handler/padrone/allevatore) vengono delle belle foto anche con il cane solo, perché si riesce ad esaltarne le caratteristiche. Comunque è anche bello immortalare la coppia uomo/cane…
6) Modalità multiscatto o no?
Sicuramente è meglio optare per il multiscatto che permette di fermare il movimento, essendo esso suddiviso nei tre tempi già citati.
7) Quali sono gli errori più grandi da evitare quando si fotografano gli amici quattrozampe?
L’errore più grossolano è quello di fotografare il soggetto in errate posture e movimenti. Il buon scatto si ottiene conoscendo bene lo standard delle razze, cioè le caratteristiche fisiche e comportamentali di ogni determinata razza con le sue possibili varianti (ad esempio i vari colori del pelo), le tolleranze ammesse e gli eventuali punti di particolare pregio.
Grazie Emanuele! Certo… ci vuole molta professionalità per fotografare i cani… ma anche tanta tanta pazienza… e mi raccomando… non provate a dirgli cheese…