All’inizio BeReal sembrava una ventata d’aria fresca nel mondo dei social. L’idea di condividere momenti autentici, senza filtri e pose studiate, era davvero innovativa, ma apparentemente la novità è durata poco. Perché BeReal non ha conquistato tutti?
- Troppo reale? L’obbligo di scattare una foto ogni giorno, a un’ora imprevedibile, è diventato presto una seccatura e un peso. Chi ha voglia di mostrare sempre il lato migliore di sé, anche in bagno o quando è in pigiama?
- Mancanza di funzionalità: Rispetto ad altre piattaforme come Instagram e TikTok, BeReal è rimasta piuttosto limitata. Nessun filtro, nessun effetto speciale, poche opzioni di personalizzazione.
- Concorrenza agguerrita: Le altre app non stanno ferme. Continuano a evolversi, aggiungendo nuove funzionalità e adattandosi ai gusti degli utenti. BeReal, invece, è rimasta ancorata alla sua idea iniziale cambiando solo poche cose come la possibilità di scattare tre bereal in una giornata se il primo è stato scattato in tempo.
- La stanchezza dell’autenticità: L’ossessione per l’autenticità si è rivelata un boomerang. Molti utenti hanno iniziato a sentire la pressione di dover essere sempre se stessi, senza mai mostrare i propri difetti, magari scattando una decina di bereal finchè non usciva quello “buono”.
Il futuro di BeReal
BeReal è partita con un’idea interessante, ma sembra destinata a diventare presto un capitolo chiuso nella storia dei social media. L’esigenza di semplicità e autenticità è legittima, ma non è sufficiente a far funzionare una piattaforma sul lungo periodo.
Gli utenti vogliono divertirsi, essere creativi e sperimentare nuove cose e BeReal, purtroppo, non è riuscita a soddisfare queste esigenze.
- BeReal morirà? Non necessariamente. Potrebbe evolversi e aggiungere nuove opzioni per attirare nuovi utenti.
- Cosa impareremo da BeReal? Che l’autenticità è importante, ma non è tutto. I social media devono sapersi adattare ai bisogni e ai desideri di un pubblico sempre più esigente e diverso.