Come la “Blockchain” cambierà la nostra vita.

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Roberto Vassallo

Blockchain, criptovalute, bitcoin, ultimamente non facciamo altro che leggere questi termini un po’ da tutte le parti, ma cosa sono realmente, sono solo un trend passeggero oppure entreranno a far parte del nostro futuro?

Per adesso cerchiamo innanzitutto di capire una cosa alla volta, innanzitutto che cosa sia una Blockchain e a cosa serve, poi vedremo il resto.

Cominciamo col dire che la Blockchain è un database che si basa sul protocollo di trasmissione dati “peer-to-peer”  (abbreviato in P2P e indica un modello di architettura logica di rete informatica in cui i nodi non sono gerarchizzati unicamente sotto forma di client o server fissi, ma sotto forma di nodi equivalenti o paritari in inglese peer, che possono cioè fungere sia da client che da server verso gli altri nodi terminali host della rete. Fonte Wikipedia) e le sue applicazioni possono essere molteplici.

Immaginiamo quindi la Blockchain (che vuol dire catena di blocchi), come appunto un’infinita catena di blocchi, ognuno dei quali contiene delle informazioni (principalmente transazioni, ma come vedremo più avanti anche altro), che sono avvenute in un determinato periodo di tempo.

Questa catena di blocchi, costituisce la cronologia di tutte le cose avvenute dall’inizio della blockchain, in ordine cronologico; e le transazioni sono registrate con la data e l’ora in cui sono state emesse.
Il sistema è completamente decentralizzato, e non c’è alcun server o entità centrale.

Tutti i computer collegati al sistema posseggono una versione della Blockchain e contribuiscono ad essa. Ogni transazione che ha luogo viene subito condivisa con tutti gli utenti, assicurando che ci sia un consenso sulla corretta versione della Blockchain e questo contribuisce alla sua sicurezza.

Le identità dei partecipanti sono nascoste e ognuno possiede due “chiavi”; una privata (da tenere segreta) e una chiave pubblica che viene condivisa per ricevere le transazioni.


La forza della Blockchain sta proprio nel fatto di non avere un’autorità centrale che gestisce tutto ma di essere un sistema decentralizzato e distribuito.
Tramite un sistema di incentivi, il sistema è in grado di operare correttamente e di garantire il giusto equilibrio tra i partecipanti. Nessuno è stimolato ad imbrogliare, ma bensì ad assicurarsi che il sistema funzioni correttamente.
La Blockchain, non ha bisogno di intermediari come banche o governi, perché la sicurezza è riposta appunto nella Blockchain stessa, che dà la garanzia che quella transazione avrà luogo una volta inviata.
Ma il protocollo del Blockchain non si ferma a questo, con alcune cripto valute come ad esempio “Ethereum”, è possibile stipulare degli “smart contract”.

 

Gli smart contract:

Gli smart contract aiutano a scambiare non solo il denaro, ma proprietà, titoli azionari o qualsiasi altra cosa di valore in modo trasparente, senza conflitti e senza il bisogno di rivolgersi a un intermediario e non solo, gli smart contract non si limitano a definire i termini di un contratto, ma lo fanno rispettare automaticamente.

Beneficenza:

E’ italiana la piattaforma che traccia gli aiuti umanitari in criptovaluta, “Helpbit”, che traccia, grazie alla trasparenza della Blockchain, le donazioni a fondo perduto. Helpbit, sfruttando il sistema “peer-to-peer” della Blockchain, monitora il flusso degli aiuti umanitari in tutto il mondo rendendo trasparenti le singole transazioni in criptovaluta.

Elezioni:

Con un sistema che prevede la protezione dei voti tramite un registro sulla Blockchain, effettuare dei brogli richiederebbe una decodifica e un immenso potere di elaborazione, a cui nessuno può avere accesso.

 

Le applicazioni della Blockchain sembrano infinite e comunque non sono immuni da errori, ma gli sviluppatori stanno continuamente studiando le soluzioni più adatte, fatto sta che al momento molte persone sono ancora dubbiose su questa nuova tecnologia.

Per inciso si diceva la stessa cosa di Internet e dell’automobile.

E voi cosa ne pensate? Credere che questa tecnologia possa davvero essere utile, oppure pensate sia sola una bolla? Commentate e lasciate le vostre opinioni al riguardo, vediamo che idea vi siete fatti.

 

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