Come una bella storia può diventare la vostra miglior pubblicità

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Alfonso Fanella

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Ci sono molti modi per raccontare un prodotto o un servizio. Si possono elencare le sue qualità, i suoi benefici per le persone, si può parlare della sostenibilità ecologica e dei vantaggi economici derivanti dal suo utilizzo. Si possono fare tutte queste e altre cose, in maniera convenzionale, istituzionale e asettica, oppure attraverso delle tecniche che coinvolgano l’utente dal punto di vista emotivo e che possano toccare nel profondo le persone. Non c’è nulla di più convincente di una buona storia, diceva qualcuno. Per questo molti brand oggi usano lo storytelling per raccontarsi.

Possiamo dire che un programma di apprendimento per la lingua inglese è buon metodo per imparare una lingua straniera, oppure possiamo raccontare una bella storia su come quel metodo abbia contribuito a rendere un uomo felice.

Il racconto emozionale

Quella di Allegro, un importante e-commerce polacco, è forse una delle pubblicità emozionali meglio riuscite di sempre. Molti non conoscevano il brand prima di questo breve video di 3 minuti, ma adesso l’azienda dell’est europa, anche grazie all’effetto virale che ha avuto lo stesso video sui social, è un esempio di emotional marketing a livello internazionale.

La John Lewis & Partners è una catena di grandi magazzini non particolarmente famosa al di fuori dei paesi anglosassoni. Con questa stupenda pubblicità, che ha come protagonista la vita di Elton John, è diventata lo scorso natale uno dei brand con il contenuto più condiviso a livello internazionale.

Il racconto etico

Rimaniamo in tema natalizio. Nel novembre del 2014 la Sainsbury’s, grande catena di supermercati inglese, ha lanciato un video che ricostruisce un fatto realmente accaduto cento anni prima. Durante la notte di natale del 1914 dalla trincea inglese si innalza un canto di natale. Quello che segue è rimasto un evento storico. Il video ha sostenuto brillantemente una campagna a favore dell’associazione inglese per i veterani di guerra, che aiuta molti reduci di guerra nella vita di tutti i giorni.

Il racconto sportivo

Questo tipo di pubblicità può essere considerata come una sotto categoria della pubblicità emozionale, ma coinvolge lo spettatore dal punto di vista fisico. La Nike è da sempre la regina indiscussa di questo tipo di comunicazione, basata sul racconto dell’esperienza sportiva con valenza motivazionale. Lo stesso payoff del brand, forse il più noto della storia, ha sempre sottolineato questa attitudine.

Ecco il caso del filmato in occasione dei mondiali di calcio femminili. Una bella prova di come si può raccontare una storia e sfruttare la copertura mediatica di un evento ai fini commerciali di un brand.

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