Continua a crescere la spesa digitale in Italia e nel mondo
Netcomm registra un +15% sui volumi di venduto, e la consegna senza contatto fisico è preferibile per il 93% dei consumatori. Nei pochi mesi trascorsi dalla fine del lockdown, la spesa online, sia di beni di prima necessità, che di prodotti tecnologici e di abbigliamento, ha vissuto una crescita pazzesca, superando il 79% della frequenza d’acquisto da parte degli utenti.
Un richiesta di prodotti senza precedenti
In questo scenario, tutto il comparto ha vissuto un exploit positivo dal punto di vista della crescita, ma ha dovuto anche affrontare nuove sfide. I distributori e i venditori hanno dovuto rispondere a una richiesta cresciuta di 10 volte nel giro di pochissime settimane. I problemi maggiori sono stati riscontrati nella fase di stoccaggio e logistica, ma anche nell’approvvigionamento stesso della merce.
Formule di Retail ibride
La tendenza rimane invariata anche in queste ultime settimane: il commercio digitale, nonostante rimanga distante per importi e volumi rispetto alla vendita fisica, è in rapida espansione. Le formule ibride, che costringono le imprese a fornirsi di canali di vendita differenti (fisici e digitali), costringono le stesse a rivedere i propri asset online e la propria struttura per la vendita su internet.
Servono maggiori expertise
le maggiori difficoltà per le imprese italiane sono derivate dalla mancanza interna di competenze in materia di e-commmerce. Molte aziende inoltre hanno difficoltà ad affrontare i costi di gestione degli strumenti digitali e spesso non riescono a integrare la filiera tradizionale e il sistema logistico alle nuove esigenze di vendita.
La corsa al digitale
Nonostante le difficoltà oggettive e le sfide affrontate, il comparto ha retto bene l’urto improvviso, riuscendo nel complesso a soddisfare i clienti. I colossi tradizionali nel settore sono rimasti i principali protagonisti della scena, ma anche le piccole aziende, senza necessariamente un e-commerce, hanno accolto la sfida delle consegne a domicilio, attivandosi su diversi fronti, come le campagne a pagamento su facebook, instagram o google e spingendosi coraggiosamente verso il digitale, se non nella vendita, quanto meno in una comunicazione più attiva ed efficace.
I pagamenti elettronici
Oltre agli “acquisti a distanza”, anche i pagamenti elettronici hanno vissuto un vero e proprio boom. l’esigenza di garantire la sicurezza sanitaria, limitando il più possibile il contatto fisico (se non eliminarlo del tutto) hanno fatto aumentare l’utilizzo degli apparecchi digitali, come i pos, per il pagamento alla consegna.
Tanti segnali positivi, che nonostante la crisi generale causata dalla pandemia, vede il settore del commercio digitale crescere a doppia cifra. E allora perché molte aziende non si sono ancora attrezzate?