Cosa significa “Mobile first”.

Stefano

Stefano

Già nel 2016 Google aveva annunciato che il “fattore Mobile” (per intenderci quello che riguarda i cellulari e gli altri dispositivi portatili) avrebbe sempre più avuto, per il suo motore di ricerca, un peso maggiore rispetto al Desktop; a quel punto era verosimile pensare che si sarebbe creato un vero e proprio indice interamente dedicato al mobile, ci saremo ritrovati, quindi, con 2 motori di ricerca distinti, uno per la ricerca da dispositivi portatili ed uno per quelli fissi.

E’ di pochi giorni fa la notizia ufficiale che, contrariamente a quello che si supponeva, il motore di ricerca resterà uno solo; quello che è cambiato è il fatto che d’ora in poi per indicizzare le pagine di un sito verrano utilizzati in prima battuta i contenuti presenti sulla versione mobile (mobile-first indexing); quello che Google ci tiene a precisare è che i siti non ancora ottimizzati per il mobile non verranno “penalizzati” e verranno comunque indicizzati anche i siti dotati della sola versione Desktop.

Nonostante il fatto che Google si affretti a specificare che attualmente i parametri per ottimizzare l’indicizzazione sono ancora da ricercare nei contenuti e nella velocità di caricamento è chiaro che una linea è stata tracciata ed una direzione è stata presa; nessuno, e tantomeno il motore di ricerca più utilizzato al mondo, può ignorare il fatto che l’accesso ai contenuti digitali attraverso i nostri cellulari ha già da tempo superato quello attraverso i computer da scrivania, ci si dovrà quindi adeguare…

 

Molto probabilmente ci sono due parole non scritte ma sottintese in calce alle rassicurazioni sul fatto che il ranking di un sito non sarà penalizzato in caso di versione mobile inesistente o non friendly, e sono queste: …per ora!

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