Negli ultimi anni è esploso un fenomeno che ha preso piede soprattutto tra i giovani adulti: quello dei cosiddetti guru digitali. Non si tratta di maestri spirituali o guide interiori, come talvolta cercano di presentarsi. Qui non c’è alcuna ricerca di significato, consapevolezza o trasformazione personale: c’è solo business.
Questi personaggi hanno costruito la loro fortuna sull’abilità di vendere sogni confezionati su misura: successo, denaro, potere, libertà finanziaria. In poche parole: la vita perfetta, subito. La formula è semplice e ricorrente. Un passato difficile, superato grazie a una “rivelazione” o a una tecnica rivoluzionaria. Poi un corso, un funnel di vendita, un ebook, un percorso accelerato da seguire “solo questo weekend a un prezzo speciale”. E infine una community di adepti che vengono trasformati in clienti.
È una macchina che si alimenta con la promessa di diventare ricchi, più che con contenuti reali. E funziona perché intercetta un bisogno diffuso: l’ansia da prestazione sociale, la pressione di “ce la puoi fare”, il culto del “se vuoi, puoi”. In un’epoca dove il fallimento è vissuto come colpa personale, questi guru offrono una via d’uscita comoda — e vendibile.
Molti di loro non hanno alcuna competenza reale. Non sono imprenditori di successo, non hanno costruito nulla di duraturo. Hanno solo imparato a vendere se stessi come prodotto, copiando tecniche di marketing aggressivo, manipolazione linguistica e costruzione di status online. Invece di idee, offrono motivazione. Invece di strategia, slogan. Invece di risultati, storytelling.
Il problema non è solo il contenuto vuoto: è l’effetto che producono. Creano dipendenza, frustrazione, senso di inadeguatezza. Ti convincono che se non funziona, è colpa tua. Non hai creduto abbastanza. Non ti sei impegnato abbastanza. E così si entra in un ciclo infinito di acquisti, corsi, upgrade, coaching, abbonamenti.
Questa è la nuova economia della promessa, dove la moneta di scambio non è più solo il denaro, ma l’illusione. L’illusione che basti un mindset vincente per ottenere tutto. L’illusione che ogni limite sia solo mentale. L’illusione che basti pagare per avere potere.
Non stiamo parlando di formazione o crescita professionale seria. Qui il sapere è sacrificato sull’altare della velocità. L’obiettivo non è imparare, ma apparire vincenti. I numeri — like, follower, testimonianze false — sostituiscono l’autorevolezza. Il contenuto è solo un pretesto per vendere.
Serve lucidità. Serve senso critico. Serve la capacità di riconoscere quando ci stanno vendendo aria confezionata in parole potenti. Perché in fondo, questi guru digitali non vendono successo: vendono la paura di restare indietro. E la monetizzano.