Greta Thunberg: quali sono le strategie di marketing dietro il suo successo mediatico?

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Alfonso Fanella

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La sedicenne svedese è diventata un’icona pop dell’ambientalismo nel giro di pochissime settimane. Come ha fatto?

Grazie alla forte condivisione sui social si è creato un vero movimento generazionale contro inquinamento e cambiamenti climatici attorno alla figura di Greta Thunberg. Basta fare una veloce ricerca su Google, aprire un qualsiasi social network o sincronizzarsi su qualunque rete televisiva per capire che il suo nome e il tema del climate change sono gli argomenti topic del momento.

Com’è nato il mito Greta Thunberg?

Ogni bambino europeo della sua età si reca normalmente a scuola quotidianamente. Greta invece no. Un giorno a settimana si dedica all’attivismo politico, andando a protestare di fronte al Parlamento di Stoccolma. Nel giro di pochissimo tempo Greta è passata dai gradini freddi all’esterno del parlamento svedese, alle radio, alle televisioni e in fine al congresso delle nazioni unite, parlando di clima, ambiente e inquinamento. Il concept comunicativo è semplice e diretto: la terra ha i minuti contati. O si cambia subito o sarà troppo tardi.
Quanto è successo nelle ultime settimane si può considerare una pagina di cronaca importante del 2019, e che in futuro verrà considerata una lezione da imparare a memoria per gli addetti del digital marketing.
Quali sono i punti forza della comunicazione di Greta Thunberg?

La capacità comunicativa della Thunberg è innegabile. La sua dialettica fa leva su alcuni concetti fondamentali e largamente condivisibili (sia eticamente che fattivamente sui social) e connotata da caratteristiche importanti. Ecco quali:

1. Less is more

Messaggio conciso e diretto. Vengono eliminati concetti ridondanti e che non servono alla comunicazione del concetto elementare di cui si fa portavoce.

2. Perseveranza

Ripetere fino alla nausea. Anche il muro più spesso può essere distrutto con un martelletto. Basta continuare finchè non hai finito il lavoro.

3. Autorevolezza

La brand reputation è fondamentale anche nelle campagne di sensibilizzazione. Mostrati come un leader e verrai considerato un testimonial autorevole.

4. Condivisibilità

Cosa fa diventare un contenuto qualsiasi un contenuto virale? L’originalità: non capita tutti i giorni di vedere una ragazzina appena adolescente tramutarsi in un’attivista radicale. Invece che svolgere le attività di una qualsiasi teenager, Greta si innalza a paladina del clima. Una Giovanna d’Arco dell’ambientalismo.

5. Gli haters

Come ogni personaggio pubblico che si rispetti, Greta ha trovato dei nemici mediatici su più livelli. Giornalisti, politici e gente comuni. Ma anche qui la regola non cambia. Parlarne male o bene non importa. L’importante è che se ne parli.

6. Periodicità

Ogni venerdì Greta si reca di fronte al parlamento svedese. Questo permette anche ai media di organizzare per tempo le riprese della protesta e permette ai sostenitori della giovane attivista di cavalcare l’audience mediatico. L’appuntamento fisso con la notorietà aperto a tutti.

7. Comunicazione emozionale

Molte analisi di mercato sottolineano sempre di più che sono i contenuti emozionali, anche nelle campagne di marketing commerciale, quelli che funzionano maggiormente. Le persone sono alla ricerca costante di valori, concetti da abbracciare e filosofia di vita da adottare. Ne sono la dimostrazione il successo delle discipline legate allo yoga (che fondono sport e spiritualità), dei regimi alimentari più radicali e che uniscono l’attenzione per la salute del corpo a un’etica ambientalista e animalista.

Greta è riuscita a far leva su tutti questi punti oggi fondamentali per la comunicazione multicanale, mixandoli e donandogli coerenza. L’esperienza della Thunberg insegna che qualsiasi prodotto o servizio si voglia comunicare, è importante rispettare questi punti cardini. Tra questi l’elemento emozionale è sicuramente tra i più importanti ed è fondamentale riuscire ad estrapolarlo dalla propria comunicazione, a prescindere dal proprio modello di business.

Ma come applicare la comunicazione emozionale a prodotti e servizi anonimi?

Se vi state ponendo questa domanda, otterrete una risposta errata. Per riuscire a capire in che modo emozionare i vostri possibili clienti la domanda che dovreste farvi è un’altra: per quale scopo nobile può essere usato il nostro prodotto? Quale applicazione dello stesso può emozionare i vostri clienti?

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