I numeri della Web-economy in Italia.

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Stefano

Rieccoci a parlare di numeri; i numeri possono sembrare freddi, distaccati e specialmente quando si parla di statistiche, vengono percepiti come lontani dalla realtà del vissuto quotidiano, ma in realtà sono l’unico punto di riferimento certo per poter compiere una seria analisi di DOVE stiamo andando e di COME ci stiamo andando, sul PERCHE’ effettuare certe scelte ed in che MODO svilupparle; “feedback”, “report”, “analisi”, “grafico tendenziale”, non sono solo parole ma bensì vere e proprie INDICAZIONI stradali per il futuro.

In Italia il 5,4% del Prodotto Interno Lordo (Pil) è da ricondursi alla web-economy; sono numeri enormi, basti pensare che nel nostro bel paese il 16% degli acquisti viene fatto sul web mentre la Gran Bretagna è ferma al 13,5%. (dati aj-com.net)

I prodotti che trainano maggiormente questo mercato (circa il 65% del totale),  sono quelli riconducibili al comparto Turistico; subito dopo, ma con grande distacco vengono l’Informatica e l’Elettronica di consumo, le Assicurazioni online e l’Abbigliamento.

Sempre attraverso queste statistiche possiamo registrare che le piccole e medie imprese che, negli ultimi 5 anni, hanno aperto il loro mercato al web, hanno visto aumentare i ricavi dell’ 8% contro una flessione del 12% di chi è ancora affezionato al marketing tradizionale.

 

Per quanto riguarda la Pubblicità online nel 2018 l’incremento è stato del 20% rispetto allo scorso anno, per un ammontare di 3 miliardi di euro… ben il 36% della spesa pubblicitaria totale è stato investito nel web.  Le ragioni di questo vero e proprio boom sono molteplici, come abbiamo già spiegato in un nostro precedente articolo, la targetizzazione unita ai costi abbordabili sono sicuramente fattori scatenanti.

 

Il trend per il futuro ci regala numeri ancora più interessanti: in Italia la web-economy crescerà del 15% nei prossimi 5 anni, contro il 5% degli Stati Uniti, il 7% della Cina e l’11% della Gran Bretagna; numeri positivi, forse in parte giustificati dal fatto che magari siamo partiti un pò dopo rispetto a questi altri mercati e quindi c’era un vuoto da colmare. Tra le altre cose è bene ricordare che tutto questo sta avvenendo in un paese, il nostro, dove la gente è ancora molto restia ad utilizzare i pagamenti digitali; per contro, da noi, vi è una altissima diffusione degli apparati mobili che fungono sicuramente da traino visto che la pubblicità commerciale sui dispositivi mobili nel 2017 ha registrato una crescita del 50%.

 

Per queste e mille altre ragioni è bene non aspettare ulteriormente il momento ideale per “aprirsi” al web; il momento è ADESSO!   La presenza su Internet è, per la piccola e media impresa, diventato ormai un fattore fondamentale per far crescere il business mentre Google e i Social sono il nuovo “canale nazional-popolare” per eccellenza dove trasmettere gli spot del futuro!  Per una consulenza e per garantirti un approccio professionale al mondo del web puoi contattare SettimoLink, saremo lieti di percorrere questa nuova strada insieme a te.

 

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