Immagini e Intelligenza Artificiale: Come provare a riconoscerle?

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Alfonso Fanella

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L’avvento dell’intelligenza artificiale ha portato a una rivoluzione nel modo in cui i creativi lavorano con i contenuti visivi. Infatti le immagini generate dall’IA sono diventate sempre più realistiche e sofisticate, al punto che a volte è difficile distinguerle da quelle realizzate da un fotografo o un artista. Ma come possiamo provare a riconoscere una foto creata da un algoritmo? Scopriamolo insieme.

Come riconoscere le immagini generate da intelligenza artificiale?

Sebbene l’IA sia diventata molto abile nel creare immagini realistiche, ci sono ancora alcuni indizi che possono aiutarci a identificare una foto generata al computer:

  • Dettagli innaturali: L’IA può ancora commettere errori nella rappresentazione di dettagli fini, come ad esempio capelli, mani od oggetti riflettenti. Cerca anomalie o incongruenze che sembrano fuori posto.
  • Sfondo sfocato o irreale: Gli sfondi generati dall’IA possono apparire sfocati, innaturali o privi di dettagli, soprattutto nelle zone periferiche dell’immagine.
  • Mancanza di occlusione: L’IA può avere difficoltà a rappresentare correttamente l’occlusione tra gli oggetti, ovvero quando un oggetto ne copre un altro. Cerca elementi che sembrano fluttuare o non interagire correttamente con l’ambiente circostante.
  • Espressioni facciali innaturali: Le espressioni facciali generate dall’IA possono apparire rigide, poco espressive o innaturali, soprattutto intorno agli occhi e alla bocca.
  • Illuminazione anomala: L’IA può avere difficoltà a gestire correttamente la luce e le ombre, creando effetti di illuminazione innaturali o contrastanti.

Quali app aiutano a riconoscerle?

Fortunatamente esistono alcune applicazioni e strumenti che possono aiutarci a determinare se un’immagine è stata generata dall’IA. Queste app utilizzano algoritmi di machine learning per analizzare le immagini e identificare i segni distintivi della generazione artificiale.

Attenzione però: Nessuna app è infallibile, e la capacità di riconoscere le immagini generate dall’IA è in continua evoluzione. È sempre consigliabile utilizzare più strumenti e affidarsi al proprio giudizio critico.

Alcuni esempi di app e strumenti:

  • Rilevatori di deepfake: Queste app sono progettate per identificare le immagini manipolate digitalmente, comprese quelle generate dall’IA.
  • Strumenti di analisi delle immagini: Alcuni software di editing fotografico offrono strumenti per analizzare i metadati di un’immagine e rilevare eventuali anomalie.
  • Community online: Esistono forum e gruppi online dedicati all’analisi delle immagini generate dall’IA, dove puoi condividere i tuoi dubbi e ottenere feedback da esperti.

Parola da esperti: alcune immagini ormai raggiungono standard talmente alti da sfidare anche la migliore applicazione. Sembra brutto dirlo, ma ormai bisogna sempre diffidare. Per avere la certezza che un’immagine sia reale, bisogna valutare diverse immagini corrispondenti allo stesso soggetto o fatto, ripreso da una diversa angolazione. Se non esistono altre immagini, questo è già un indizio.

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