Si tratta di una cessione in comodato d’uso del proprio marchio a un’azienda terza. Ma qual è il vantaggio per le due aziende?
I brand che adottano questo sistema possono, per prima cosa, espandere il proprio mercato in altri settori e acquistare più notorietà. Il procedimento di licensing non riguarda unicamente l’adozione del marchio, ma può essere un mezzo efficace per acquisire una metodologia di produzione che è già stata brevettata.
Eliminazione strategica della concorrenza tra aziende
Il brand licensing nasce da una necessità di implementare un business sicuro, escludendo eventuali rivalità che possono sorgere da un’azienda all’altra per l’adozione di marchi concettualmente o visivamente simili.
Una maggiore distribuzione
Di solito il licenziatario rappresenta già un brand di successo, ma la possibilità di espandere ulteriormente il proprio mercato rappresenta comunque un modo di aumentare i profitti e la conoscenza del brand.
Ampliamento dell’offerta al pubblico
le aziende che producono un limitato numero di prodotti spesso devono rivolgersi altrove per completare la loro offerta. I grandi produttori di beni di consumo spesso non sono in grado di aggiornare velocemente la propria produzione, e possono sfruttare la produzione specializzata di altre aziende per incrementare la propria offerta al pubblico, dislocando gestione produttiva, finanziaria e di distribuzione dei prodotti stessi.
Quali sono i vantaggi per l’azienda affiliata?
Abbiamo visto che per la ditta che concede l’utilizzo del marchio ci sono parecchi vantaggi: royalties, aumento della distribuzione dei prodotti con il proprio marchio, implementazione della gamma di prodotti. Ma per il produttore affiliato? Innanzi tutto la credibilità e la facilità di piazzare i propri prodotti. Presentarsi come un produttore affiliato, concede all’azienda produttrice la possibilità di affermare i propri prodotti su una base di brand reputation importante.
Minori costi di promozione
Così facendo l’azienda può assicurarsi una costante e proficua vendita, distaccandosi da attività di marketing su larga scala (che rimarrebbero in capo all’azienda madre), per concentrarsi finanziariamente su una promozione locale e più mirata.
Rimane in ballo chiaramente un’aspetto di non poco conto: la dipendenza imprenditoriale del piccolo produttore affiliato nei confronti di quella concessionaria. La strategia migliore in questo caso rimane la diversificazione. Si può optare per diversificare la propria affiliazione e, perché no, dedicare parte della propria produzione al personale progetto di brand, riducendo il rischio economico e aumentando le possibilità di crescita.
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