Licensing: la nuova frontiera del marketing

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Alfonso Fanella

Certified Google ADS
Adidas x Lego

In un mondo in cui i brand lottano ogni giorno per conquistare l’attenzione dei consumatori, il licensing si sta affermando come uno strumento strategico sempre più potente. Ma cos’è davvero il licensing, e perché oggi può rappresentare una chiave di crescita per le aziende che vogliono distinguersi?

Cos’è il licensing e perché è strategico?

Il licensing è un accordo in cui un’azienda (licenziante) concede a un’altra (licenziataria) il diritto di utilizzare il proprio brand, nome, personaggio, o proprietà intellettuale per commercializzare prodotti o servizi. È una forma di brand extension che permette di espandere la presenza del marchio in contesti nuovi, senza necessariamente gestire direttamente la produzione o la distribuzione.

È un modello win-win: il licenziante valorizza la propria proprietà intellettuale e accede a nuovi mercati; il licenziatario beneficia della forza di un marchio già noto e della fiducia che esso genera nei consumatori.

Barbie x Zara: quando un personaggio iconico del cinema incontra il fast fashion. L’operazione ha esteso il successo del film alle vendite di abbigliamento, con un forte traino social.

 

Perché funziona nel marketing?

Il licensing unisce affinità valoriale e esperienza del marchio. Quando un prodotto porta il logo o lo stile visivo di un brand amato, trasmette un’immediata percezione di qualità e affidabilità. Pensiamo, ad esempio, alle collaborazioni tra marchi di moda e colossi del food, o tra brand sportivi e artisti pop: il consumatore non compra solo un prodotto, ma un’intera narrazione.

Punti di forza del licensing:

  • Genera awareness immediata

  • Consente strategie di co-branding

  • Aumenta la percezione di valore

  • Rende il marchio trasversale a più settori

Nutella x Bialetti: una partnership che ha unito due icone italiane, creando una linea di moka da collezione con un alto impatto emotivo e commerciale.

Nutella x Bialetti: una partnership che ha unito due icone italiane, creando una linea di moka da collezione con un alto impatto emotivo e commerciale.

 

Quando (e per chi) il licensing ha senso

Il licensing non è una soluzione universale. Funziona quando:

  • Il brand ha una forte riconoscibilità

  • L’identità è trasferibile ad altri settori senza snaturarsi

  • Esiste una strategia di comunicazione coerente

Anche le PMI possono valutare progetti di licensing in forma locale o tematica. Collaborazioni con artisti, designer, influencer o associazioni culturali possono generare prodotti originali, memorabili e capaci di attrarre community specifiche.

Nel marketing contemporaneo, dove l’esperienza batte la semplice esposizione pubblicitaria, il licensing diventa una leva capace di creare valore tangibile. Non si tratta solo di “mettere il proprio nome su qualcosa”, ma di trasferire un’identità e moltiplicare le occasioni di racconto del brand.

Per le aziende che vogliono evolvere, il licensing è più di una tendenza: è un’opportunità strategica da esplorare con creatività e visione.

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