Tra il genio e il ciarlatano: Tutti i progetti visionari (o presunti tali) di Elon Musk

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Alfonso Fanella

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Elon Musk è uno dei personaggi più controversi e affascinanti del nostro tempo. Per alcuni è un genio visionario, per altri un abile venditore di sogni irrealizzabili. Dai viaggi a sospensione gravitazionale a quelli interplanetari, dalle scimmie che giocano senza joypad alla fusione uomo-macchina, Musk ha lanciato progetti che oscillano tra innovazione straordinaria e promesse difficili da mantenere. Ecco un viaggio tra le sue idee più ambiziose (o discutibili, scegliete voi).

1. Neuralink: la fusione tra uomo e macchina o solo ciarla-scienza?

Neuralink promette di connettere il cervello umano a un computer tramite un microchip impiantabile. Musk assicura che questa tecnologia potrà curare malattie neurologiche, potenziare la memoria e persino permetterci di comunicare telepaticamente.

L’impianto Neuralink su un essere umano nel 2024 è stato un passo storico, ma i risultati concreti sono ancora in fase di valutazione. Al momento, si sa che il paziente è in buone condizioni e che l’interfaccia neurale sembra funzionare, ma siamo ancora lontani da applicazioni avanzate come la comunicazione telepatica o la cura di malattie neurologiche. Gli scienziati restano cauti, sottolineando i rischi etici e tecnologici.

2. Il treno supersonico che nessuno ha mai visto

Nel 2013 Musk ha lanciato l’idea dell’Hyperloop, un treno a levitazione magnetica in grado di viaggiare a oltre 1000 km/h. Si tratta di un sistema di trasporto che utilizza capsule (chiamate “pod”) che si muovono all’interno di tubi a bassa pressione. La pressione dell’aria è ridotta (ma non completamente eliminata) per diminuire l’attrito aerodinamico. Questo consente alle capsule di raggiungere velocità molto elevate, potenzialmente superiori ai 1000 km/h.

Una delle tecnologie proposte per far levitare e spingere le capsule è la levitazione magnetica (maglev), che sfrutta le forze magnetiche per sospendere la capsula sopra il binario e ridurre ulteriormente l’attrito. La propulsione potrebbe avvenire tramite motori lineari, che spingono le capsule in avanti lungo il tubo.

Tutto molto affascinante, se non fosse che la maglev e la propulsione elettromagnetica, a 12 anni dal lancio del progetto, siano ancora sistemi impraticabili. Senza contare le sfide finanziarie e logistiche per mettere in pratica l’idea.

3. Starship e la colonizzazione di Marte: visione o sogno irrealizzabile?

Musk vuole trasformare l’umanità in una “specie multiplanetaria” con il razzo Starship, progettato per portare esseri umani su Marte e oltre. Parlare oggi, nel 2025, di viaggi interplanetari su Marte non può più costituire un elemento di fantascienza: sappiamo tutti che prima o poi un uomo metterà piede sul pianeta rosso. La domanda logica è un’altra: quando avverrà?

SpaceX, la società di Musk che si occupa del progetto Starship, mira a lanciare missioni verso Marte entro la fine di questo decennio. Ciò che la differenzia da altri progetti, compresi quelli della NASA, è la capacità di riutilizzare totalmente i mezzi di viaggio (sia il razzo che la navicella), oltre a una capacità di carico fino a 100 tonnellate e alla possibilità di effettuare rifornimenti durante il volo spaziale.

Bisogna immaginare Starship più vicina a una nave spaziale, simile a quelle che abbiamo visto nei film di fantascienza, piuttosto che a una navicella spaziale dotata di razzo tipica delle missioni lunari. C’è da dire che l’esplosione avvenuta poche settimane fa ha fatto ricredere molti sul fatto che la missione avrà successo entro il 2030.

4. Tesla Bot: il robot umanoide che sostituirà i lavoratori?

Nel 2021 Musk ha presentato Optimus, un robot umanoide progettato per svolgere compiti ripetitivi. L’obiettivo è creare un robot capace di eseguire compiti fisici in modo autonomo, simile a un essere umano, che possa essere utilizzato nelle attività quotidiane e nel lavoro.

Tesla Bot sarà alimentato dalla stessa intelligenza artificiale che gestisce le auto Tesla, come il sistema di guida autonoma. La società ha dichiarato che la produzione è ancora nelle fasi iniziali, con il prototipo che potrebbe arrivare nei prossimi anni. Ci vorrà tempo per perfezionare la tecnologia e renderla funzionale per l’uso quotidiano.

Ovviamente, l’introduzione di una macchina umanoide si inserisce in un dibattito secolare: le macchine rubano il lavoro all’uomo oppure facilitano la sua ricollocazione in mansioni meno faticose? Rispondere a questa domanda è cruciale e complesso. Non a caso economisti, antropologi e pensatori come Marx o Ford hanno dedicato la loro vita a questo dibattito.

La differenza è che, se prima la macchina poteva sostituire l’uomo in alcune fasi del processo produttivo, adesso può sostituirlo interamente lungo tutta la catena di produzione. Riusciamo a immaginare una società in cui nessun uomo è più costretto a eseguire lavori manuali e dove ogni azienda può utilizzare esclusivamente le macchine? Se a questo sommiamo la crescente diffusione dell’intelligenza artificiale, che sta sostituendo progressivamente l’uomo anche nelle mansioni intellettuali, possiamo ipotizzare un mondo in cui l’uomo non debba più lavorare? A quel punto, quali saranno le fonti di reddito? Avremo ancora bisogno del denaro? Si raggiungerà una società senza più sfruttamento o, al contrario, si assisterà a una totale polarizzazione del sistema?

Una finestra sul futuro

Queste e altre idee di Musk possono sembrare, per certi versi, strampalate, ma ci danno un’idea della direzione verso cui tende la nostra società, senza però poter prevedere con certezza gli effetti su piccola e larga scala. L’unica cosa certa è che Musk, personaggio che fonde il visionario con il provocatore, rappresenta a suo modo lo spirito del tempo: uno spirito totalmente proiettato verso l’innovazione e la robotizzazione del nostro mondo. Ma ci sarà ancora spazio per l’uomo, o stiamo assistendo agli ultimi episodi in cui ricopriamo il ruolo di protagonisti?

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