Trasformazione Digitale: nuove agevolazioni per le imprese

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Approda in Gazzetta Ufficiale il decreto 9 giugno 2020 del Ministero dello Sviluppo Economico che stabilisce i criteri, le condizioni e le modalità per la concessione ed erogazione delle agevolazioni a favore della trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi delle micro, piccole e medie imprese attraverso l’implementazione delle tecnologie abilitanti individuate nel Piano nazionale Impresa 4.0. Per questa misura agevolativa sono stati stanziati 100 milioni di euro dal decreto Crescita che saranno concessi sulla base di una percentuale nominale dei costi e delle spese ammissibili pari al 50%, di cui il 10% sotto forma di contributo e il 40% come finanziamento agevolato. Quali sono le spese ammissibili?

Il decreto 9 giugno 2020, del Ministero dello Sviluppo Economico, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 164 del 1° luglio 2020, definisce le modalità per la concessione delle agevolazioni necessarie alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi delle PMI mediante l’implementazione delle tecnologie abilitanti individuate nel Piano nazionale Impresa 4.0.

Beneficiari e requisiti

Il decreto Crescita ha inteso sostenere la digital transformation delle PMI nel settore manifatturiero e in quello dei servizi diretti alle imprese, nel settore turistico per le aziende impegnate nella digitalizzazione della fruizione dei beni culturali e nel settore del commercio, contribuendo così agli obiettivi di innovazione e di crescita di competitività dell’intero tessuto produttivo del Paese.
Per beneficiare delle agevolazioni le PMI devono possedere, alla data di presentazione della domanda, i seguenti requisiti:
– devono essere iscritte nel Registro delle imprese ed essere attive;
– devono operare in via prevalente o primaria nel settore manifatturiero e/o in quello dei servizi diretti alle imprese manifatturiere e/o nel settore turistico e/o nel settore del commercio;
– devono aver conseguito, nell’esercizio cui si riferisce l’ultimo bilancio approvato e depositato, un importo dei ricavi delle vendite e delle prestazioni pari almeno a euro 100.000,00;
– devono disporre di almeno due bilanci approvati e depositati presso il Registro delle imprese;
– non devono essere sottoposte a procedura concorsuale e non devono trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente.
Le PMI possono presentare, anche congiuntamente tra loro, purché in numero comunque non superiore dieci imprese, progetti realizzati mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione, compresi il consorzio e l’accordo di partenariato in cui figuri, come soggetto promotore capofila, un DIH-digital innovation hub o un EDI-ecosistema digitale per l’innovazione, di cui al Piano nazionale Impresa 4.0.

Spese ammesse al finanziamento

I progetti ammissibili alle agevolazioni devono essere diretti alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi dei soggetti proponenti mediante l’implementazione di:
1) tecnologie abilitanti individuate dal Piano nazionale impresa 4.0. (advanced manufacturing solutions, addittive manufacturing, realtà aumentata, simulation, integrazione orizzontale e verticale, industrial internet, cloud, cybersecurity, big data e analytics);
2) tecnologie relative a soluzioni tecnologiche digitali di filiera, finalizzate:
– all’ottimizzazione della gestione della catena di distribuzione e della gestione delle relazioni con i diversi attori;
– al software;
– alle piattaforme e applicazioni digitali per la gestione e il coordinamento della logistica con elevate caratteristiche di integrazione delle attività di servizio;
– ad altre tecnologie, quali sistemi di e-commerce, sistemi di pagamento mobile e via internet, fintech, sistemi elettronici per lo scambio di dati (electronic data interchange-EDI), geolocalizzazione, tecnologie per l’in-store customer experience, system integration applicata all’automazione dei processi, blockchain, intelligenza artificiale, internet of things.
I progetti di spesa devono:
– essere realizzati nell’ambito di una unità produttiva dell’impresa proponente ubicata sututto il territorio nazionale;
– prevedere un importo di spesa non inferiore a euro 50.000,00 non superiore a 500.000,00;
– essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni;
– prevedere una durata non superiore a 18 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni, fermo restando la possibilità da parte del Ministero di concedere, su richiesta motivata dal soggetto beneficiario, una proroga del termine di ultimazione non superiore a 6 mesi.

Agevolazioni

Le risorse finanziarie per la concessione delle agevolazioni ammontano a euro 100.000.000,00e sonoconcesse sulla base di una percentuale nominale dei costi e delle spese ammissibili pari al 50 per cento, articolata come segue:
– 10% sotto forma di contributo;
– 40% come finanziamento agevolato.
Il soggetto beneficiario dovrà restituire il finanziamento agevolato senza interessi a decorrere dalla data di erogazione dell’ultima quota a saldo delle agevolazioni, secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate scadenti il 31 maggio e il 30 novembre di ogni anno, in un periodo della durata massima di 7 anni.
Articolo a cura di ipsoa.it 

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